A forza di immergerti nel sè impersonale, di annullarti nel silenzio e nello spazio senza confini, un giorno proprio quello spazio, quel silenzio infinito, decide che è il momento di immergersi in te.
Del resto gli hai aperto tutte le porte, lo hai invitato in ogni modo, e alla fine si convince. Entra, entra in te.
Non pensavi che questo fosse possibile. E invece entra, si siede sul trono del cuore, si quello che hai creduto fosse tuo, e in quattro e quattr'otto prende possesso della sua casa. Ogni scintilla di energia, ogni atomo del corpo umano, ogni cellula, ogni neurone, diviene suo, diviene lui, diviene quello.
Non esplode l'umano, posseduto dal tutto, ma solo perchè serve allo scopo finale. Ora lui è il sé ma anche l'io, nel senso che ha preso possesso del tuo corpo e di fatto è divenuto umano. E' sempre il sè impersonale ma ora è anche divenuto personale, talmente personale che la sua persona sei tu.
Entra in te e ti prende come sei, magari prima ti rivolta come un calzino certo, ma come ti trova quando decide di entrare va bene, così come sei, sei un dio. Si perchè lui ti ha voluto così, ti ha fatto così in un certo senso, e quindi prende tutto, ti prende totalmente, occupa tutto lo spazio.
E lo spazio di un essere umano per intero è la sua natura multidimensionale, che in questo modo viene occupata totalmente da lui e quindi dalla sua infallibile coscienza di sé, e dalla sua luce.
Alla scintilla di sogno umano, che rimane perchè rimanga il corpo, libero da sè, non resta che gioire, godersi lo spettacolo, spendersi nell'amore, sempre rinascere, come dea/dio nel regno dei viventi, che è sempre qui e ora.
Il corpo di sogno per intero rimane, anche quello più materiale, anche quello è luce e vive mutando e danzando. Solo così si chiude il cerchio, solo così si completa il godimento e il sogno diviene realtà. Tutto è come è sempre stato.
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